Purtroppo il tempo passa ma le cose non cambiano!

Purtroppo il tempo passa ma le cose non cambiano! Da quando ero ragazzetto ho sempre frequentato e praticato la Politica. L’ho frequentata nelle sezioni di Partito, ai congressi, nelle cene più o meno elettorali. Ma soprattutto, l’ho praticata nei seggi. Perché ho sempre creduto che il voto potesse esprimere la forma più alta di Libertà Democratica. Il Gesto per eccellenza. Ecco perché penso debba essere onorato quanto meno con l’impegno della presenza atta anche e soprattutto alla tutela dello stesso. Quando ero più giovane lo facevo da Scrutatore, poi da Rappresentante e quando proprio non ho potuto diversamente, anche solo in presenza. Giusto per controllare, per contribuire. Oggi ho quasi 42 anni, ma non finisco mai di stupirmi e così anche ieri, durante le primarie a Napoli per le comunali 2011, ho visto le solite scene che definire deprimenti è poca cosa!

Purtroppo il tempo passa ma le cose non cambiano! Sono napoletano e questo già è una croce di per sé. Vivo in una città difficile, nella zona orientale di Napoli. In un quartiere dove la fanno da padroni il “cimitero” ed il “carcere”. Si chiama Poggioreale ma di “reale” ha ben poco, ma dove c’è ancora tanta gente che ha voglia di vivere libera. Se la domenica frequenti il mercato e le zone limitrofe, senza bisogno d’essere un attento osservatore, vedi sempre le stesse facce che creano disordine ora in un budello stretto, ora alla fermata del BUS, ora davanti ad una bancarella. Tutto creato ad arte per poter poi liberamente rovistare nelle tasche della malcapitata vittima di turno. Eppure nessuno fa niente! Sono lì. Tutti li conoscono, ma nessuno fa niente.

Purtroppo il tempo passa ma le cose non cambiano! Così anche ieri. Tutti presenti all’appello. Dietro l’angolo il “procacciatore” (anche egli sempre presente e di volta in volta disponibile al miglior offerente) che gli metteva l’euro in mano e gli “suggeriva” il nome e loro, pazientemente in fila, in attesa del turno e senza disdegnare una sbirciatina nelle tasche del malcapitato in fila davanti, attendevano civicamente di poter esprimere quel gesto di libertà. Quello che mi fa rabbia, è che non ci vogliono gli occhi abituati di un novello Commissario Montalbano per rendersi conto del degrado morale ed ambientale che oramai ci circonda, ma bisognerebbe almeno aprirli quegli occhi per rendersene conto. Invece, l’unica cosa di cui riusciamo a renderci conto è che purtroppo il tempo passa ma le cose non cambiano!

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