Error access .ICEauthority

Oggi ho avuto un problema con la KDE caricata da Backtrack su penna USB in modalità savechange. In pratica l’unmount di ieri sera non era andato a buon fine ed il file “.ICEauthority” era stato salvato con i permessi sbagliati. La soluzione più semplice sarebbe stata quella di cancellare questo file e farlo ricreare dal kernel, ma essendo parte della configurazione salvata, non viene visto se non in modalità savechange…. modalità che ovviamente dava il problema bloccante. La Backtrack ha a bordo anche l’interfaccia FLUX. Allora ho modificato il syslinux.cfg per far caricare quest’ultima al posto della KDE ed una volta dentro ho aperto un terminal ed ho lanciato il comando “dcopserver” che mi ha ricreato il file. A questo punto ho rimesso la KDE nel syslinux.cfg e tutto è tornato a funzionare : - )

Il “lodo” che “lede”

…ed alla fine ci è riuscito!! Se c’era una cosa in Italia che ci rendeva tutti uguali era quella scritta presente in tutte le aule di tribunale…. adesso voglio proprio vedere come la modificheranno ; - )

Ipotesi:

1) “La Legge è uguale per tutti tranne che per 4”

2) “La Legge non è uguale per tutti”

3) “Chi può si faccia la sua Legge”

4) “Chi la fa, l’aspetti”

Parthenope

Matilde Serao scriveva: “… Parthenope non è morta, Parthenope non ha tomba, Ella vive, splendida giovane e bella, da cinquemila anni; corre sui poggi, sulla spiaggia. E’ lei che rende la nostra città ebbra di luce e folle di colori, è lei che fa brillare le stelle nelle notti serene, ….quando vediamo comparire un’ombra bianca allacciata ad un’altra ombra, è lei col suo amante, quando sentiamo nell’aria un suono di parole innamorate è la sua voce che le pronunzia, quando un rumore di baci indistinto, sommesso, ci fa trasalire, sono i baci suoi, quando un fruscio di abiti ci fa fremere è il suo peplo che striscia sull’arena, è lei che fa contorcere di passione, languire ed impallidire d’amore la città. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non muore, non ha tomba, è immortale …è l’amore.”

Art. 1

“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.” In ricordo dei morti sul lavoro. Buon 1° maggio