LA PREGHIERA DEL RIBELLE – Teresio Olivelli

SIGNORE

Che fra gli uomini drizzasti la Tua Croce, segno di contraddizione, che predicasti e soffristi la rivolta dello spirito contro le perfidie e gli interessi dei dominanti, la sordità inerte della massa, a noi oppressi da un giogo oneroso e crudele che in noi e prima di noi ha calpestato Te fonte di libere vite, dà la forza della ribellione. DIO Che sei Verità e Libertà, facci liberi e intensi, alita nel nostro proposito, tendi la nostra volontà, moltiplica le nostre forze, vestici della Tua armatura: noi Ti preghiamo. Signore.

TU

Che fosti respinto, vituperato, tradito, perseguitato, crocefisso, nell’ora delle tenebre ci sostenti la Tua vittoria: sii nell’indigenza viatico, nel pericolo sostegno, conforto nell’amarezza. Quanto più s’addensa e incupisce l’avversario, facci limpidi e diritti. Nella tortura serra le nostre labbra. Spezzaci non lasciarci piegare. Se cadremo, fa che il nostro sangue si unisca al Tuo innocente e a quello dei nostri Morti, a crescere al mondo giustizia e carità.

TU

Che dicesti “Io sono la resurrezione e la vita” rendi nel dolore all’Italia una vita generosa e severa. Liberaci dalla tentazione degli affetti, veglia Tu sulle nostre famiglie. Sui monti ventosi e nelle catacombe della città, dal fondo delle prigioni, noi Ti preghiamo: sia in noi la pace che Tu solo sai dare.

DIO

Della pace degli eserciti. Signore che porti la spada e la gioia, ascolta la preghiera di noi, RIBELLI PER AMORE

FERMATEVI!

Marcia Perugia-Assisi, padre Zanotelli: “Noi pacifisti filo-Putin? Parole oscene. Diciamo solo: fermatevi, qui giochiamo con la vita. Le chiese europee silenziose, vadano tutte a Kiev per un incontro Zelensky-Putin”

Ci vuole solo un po’ di coraggio

Giusto per chiarire bene, preciso che nella mia vita da cittadino, ho sempre preferito l’appoggio esterno ai vari partiti che si sono di volta in volta alternati nelle mie espressioni di voto. Non già per mancanza di senso civico e quindi pigrizia verso l’impegno diretto, ma più che altro perché come convinto democratico, ho sempre ritenuto la “mediazione” l’unico strumento per una corretta pratica della Politica. Di conseguenza schierarsi strenuamente con uno, piuttosto che con l’altro, non l’ho mai ritenuto esaustivo dei miei desideri civici. Convinto sostenitore della “disuguaglianza”, ritengo che gli estremismi, gli eccessi, i personalismi non giovino alla collettività. Io sono per la mediazione, per il riconoscimento delle minoranze, per il proporzionale, per la collegialità. Cose che purtroppo negli ultimi vent’anni hanno perso senso a discapito della “governabilità” e si è visto come è andata a finire! Quello che ognuno di noi è, non potrà mai essere circoscritto in un simbolo, in una identità unitaria e solitaria. Ovviamente con queste mie affermazioni non giustifico i “volta gabbana” di professione, ma quando lo smarrimento nasce dall’insoddisfazione dei valori posso arrivare a comprenderne lo scoramento. Contano solo i Valori. Gli uomini sono stati, sono e saranno solo il mezzo che la Storia usa per scrivere se stessa. Dobbiamo solo essere fermi nei nostri valori e solo così potremo essere abbastanza leggeri da oscillare tra le onde della vita. Oggi abbiamo la possibilità di iniziare il cambiamento. Ci vuole solo un po’ di coraggio e TUTTI insieme possiamo migliorare la nostra bella Nazione.

Sempre e comunque viva l’Italia!!!